Alessandro Nangeroni è nato a Milano il 30 settembre 1940 ed è morto tragicamente negli Stati Uniti (in Louisiana) il 3 agosto del 1999 a seguito di un incidente automobilistico.
Alessandro Nangeroni è stato uno studioso delle religioni abramitiche, scrittore e docente universitario. Laureatosi in Scienze Politiche presso l’Università Statale di Milano intraprese la carriera politica e giornalistica.
Già negli anni ’70 e ’80 si era avvicinato alla conoscenza dell’ebraismo laurendosi con la
prof.ssa Modena all’Università Statale di Milano. Stretto collaboratore del Prof. Attilio Agnoletto, docente di Storia del Cristianesimo presso la stessa Università, Nangeroni presto si distinse come infaticabile ricercatore. Pensatore avido di una verità che fosse anche giustizia, appassionato di ogni idea che fosse anche un ideale, si aprì al dialogo, quello capace di dare calore e speranza. Era critico, ma la sua critica era logica, analitica e costruttiva, socratica. Forte di questa certezza, amava il contatto umano, in particolare il dialogo con i giovani. Sapeva infatti suscitare in tutti un’illuminata fiducia nella purezza e nell’onestà dell’incontro e del confronto tra popoli cultur e religioni.
Ha dedicato molti anni alla ricerca delle comuni basi fra ebraismo e cristianesimo. Nel 1979 ha trascorso un anno presso l’Università di Gerusalemme approfondendo la sua conoscenza sul Talmud, sulla Mishnah e sulla Qabbalah tenendo seminari e scrivendo saggi oltre ad aver pubblicato alcuni volumi.
La poliedricità dei suoi interessi, coltivati con impostazione genuinamente laica eppure rispettosa del senso della dimensione religiosa, lo pose a confronto con studiosi e autorevoli esponenti sia del mondo cristiano, sia ebraico che islamico. Nel 1990 ha collaborato con il Card Martini per il famoso dialogo “Io e l’Islam”. Già in precedenza si era avvicinato all’Islam e per comprendere meglio questa realtà (scriverà il dizionario del Corano apprezzato anche dagli stessi islamici) studierà l’arabo e si trasferirà per alcuni mesi in Siria a Damasco.
Niente di meglio può spiegare il detto di Terenzio: “Homo sum et nihil humanum a me alienum puto”, quanto la straordinaria poliedricità degli scritti di Alessandro Nangeroni, vero e profondo umanista, provocatore intelligente, acuto osservatore, che riporta l’obiettivo ultimo di riflessione sulla persona nella sua completezza e complessità.
Negli ultimi anni ’90, prima che brutalmente e improvvisamente la morte lo strappasse ai suoi studi ha tenuto corsi negli Stati Uniti presso il Department of Literature della University of California San Diego, presso l’Oriental Institute della University of Chicago e presso il Centro di ricerche di Scienze umanistiche e Studi Orientali della Columbia University di New York. Per il 2000 aveva già firmato un contratto di tre mesi all’Oriental Institute di Chicago.
Dei suoi vasti interessi resta un Biblioteca di oltre 2000 volumi, parte della quale (più di 700 libri e circa 400 riviste in inglese, ebraico, arabo e italiano) sono stati donati alla Biblioteca Centrale dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano a formare il “Fondo Nangeroni”. Nel 2011 si è costituito l’Alessandro Nangeroni International Endowment presso il Michigan Center for Early Christian Studies a sostegno delle attivita’ internazionali dell’Enoch Seminar e del Dipartimento di Orientalistica della University of Michigan.
Comunità Religiosa Islamica Italiana (CO.RE.IS.): http://www.coreis.it/13
Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC): http://www.cdec.it
Università Cattolica del Sacro Cuore: http://www.ucsc.it